Dopo i Millennials, largo alla Generazione Z: nati dopo il 1998, rappresentano l’ultimissimo target di consumatori e fruitori dell’industria travel.
Si tratta di 2 miliardi di nativi digitali, caratterizzati da una dimestichezza naturale con i dispositive tecnologici, le app, i social. Non solo mettono la cultura al primo posto (uno su due andrà all’università secondo l’ONU) ma sono frutto delle migrazioni che hanno caratterizzato il mondo occidentale negli ultimi anni. Il risultato è che per loro la rivoluzione culturale, riguardante tematiche come le battaglie per i diritti dei gay e contro gli stereotipi di gender, è ormai assodata. Un esempio su tutti Jaden Smith (figlio di Will Smith) che indossa tranquillamente le gonne oltre ai pantaloni.
Quali sono dunque le caratteristiche sulle quali l’industria turistica potrà focalizzarsi?
La Generazione Z preferisce accedere ai beni piuttosto che ottenerne il possesso e considera la diversità culturale nei suoi aspetti più favorevoli: un’opportunità per conoscere, imparare, arricchirsi. Come sottolinea il consumer care consultant Patrizia Martello: “I viaggi e gli scambi interculturali possono certamente rappresentare per loro un modo per fare questo tipo di esperienze che, in fondo, sono esperienze di condivisione - valore driver dei loro modelli relazionali e di consumo”.
Noi non abbiamo dubbi: è ora di puntare su questo nuovo target! Go for it!!!
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